Montessori

Nella scuola dell’Infanzia di via Capuana, nella   esiste una sezione ad INDIRIZZO MONTESSORI, la CASA DEI BAMBINI.

La “Casa dei bambini” si propone come una casa nella scuola, un ambiente di vita, un contesto di lavoro e di libertà.

Il metodo Montessori accompagna la normale esplorazione del bambino, aiutandolo a scoprire il mondo in tutti i suoi aspetti: fisico, matematico, logico, linguistico, artistico  e umano.

E’ un metodo pratico dove tutte le attività proposte ai bambini li conducono per mano alla scoperta di ciò che li circonda, aiutandoli a sviluppare se stessi in autonomia; ciò permette ai bambini di maturare la fiducia nelle proprie capacità.
L’arredamento, i giochi e le attività sono a misura di bambino, tutto è selezionato con cura in base a ciò che è in grado di stimolarli ed incuriosirli e tutto è proposto con amore e con rispetto per la sua natura di piccolo essere umano.

L'ambiente preparato

La sezione è accuratamente organizzata, sia dal punto di vista fisico (in termini di disposizione) sia dal punto di vista concettuale (in termini di uso progressivo dei materiali) e ordinata, per permettere alla “mente assorbente” del bambino di introiettare l’ordine esterno.

La sezione è organizzata in aree tematiche, generalmente definite e suddivise dalla posizione degli scaffali. Ciascuna area contiene i relativi materiali, cioè gli oggetti educativi ( pratici o strutturati ) che consentono al bambino di lavorare in una specifica area tematica. Le diverse aree tematiche non vengono disposte a caso ma seguono la regola della connessione: gli oggetti vengono proposti  in modo da facilitare al bambino la scoperta delle affinità tra aree, l’uso e il riordino.

In genere anche gli spazi esterni al perimetro della classe (ingresso, corridoio, antibagno) vengono utilizzati per organizzare aree tematiche, non solo al fine di sfruttare al massimo lo spazio disponibile ma, soprattutto, per creare più occasioni di movimento finalizzato in attività operative che comportano il controllo da parte del bambino dello spazio in cui “vive”, sviluppandone così il senso di sicurezza e di appartenenza.

La sezione è composta da bambini di 3 età diverse ( 3-6 anni).
La Montessori notò, infatti, che i bambini più piccoli, interessati e stimolati dalle attività svolte dai più grandi, apprendevano meglio e più velocemente dai compagni che dagli interventi introduttivi o esplicativi degli adulti, mentre i più grandi acquisivano maggiore padronanza e sicurezza del già appreso proprio assistendo o spiegando ai più piccoli.

La Montessori osservò inoltre che, per aiutare i bambini a sviluppare al meglio se stessi, fosse essenziale un’intensa concentrazione e che proprio questo tipo di concentrazione si verifica nei bambini intenti a lavorare con le proprie mani. Di qui l’uso degli oggetti educativi montessoriani denominati “materiali”. 

Materiali

Quelli presenti nella Casa dei Bambini sono:

  • materiali di vita pratica, relativi alla cura della casa e della persona (occorrente per pulire i tavoli, spolverare, spazzare, lavare,stendere, stirare, spazzolare, travasare, apparecchiare, cucire, allacciare e abbottonare, tagliare, ecc.);
  • materiali sensoriali, relativi allo sviluppo dei sensi: visivo, tattile, stereognostico, termico, uditivo, barico, gustativo e olfattivo;
  • materiali culturali, relativi a: linguaggio, matematica, geometria, botanica, geografia, educazione artistica e musicale.


Appositamente disegnati per attrarre l’interesse dei bambini e per insegnare i concetti attraverso il loro uso ripetuto, sono per la maggior parte di legno, naturale o dipinto in vivaci colori, scelti in quanto capaci di attrarre i bambini. Le loro dimensioni tengono conto del concetto materializzato che rappresentano, ma anche delle dimensioni delle mani e della lunghezza delle braccia del bambino.

Molti vengono esposti sugli scaffali, occupando intenzionalmente un posto preciso, in cui il bambino dovrà ricollocare il materiale dopo averlo usato perché sia pronto per essere usato da un  altro bambino. 

Di ciascun materiale è intenzionalmente presente un solo esemplare, sia perché il bambino impari ad attendere che un altro abbia terminato di farne uso e sia perché venga stimolato, nell’osservare l’altro che lo sta usando, ad apprendere direttamente dal compagno il modo di usarlo e quali sono le attività connesse.

La libera scelta del bambino è quindi intenzionalmente limitata, in quanto la Montessori aveva osservato (e oggi la ricerca lo conferma) che offrire troppe opzioni genera solo confusione e non suscita l’interesse da cui scaturiscono attenzione e soprattutto concentrazione.                

Ciascun materiale ha una funzione primaria ma molti hanno anche diverse motivazioni secondarie. Molti di questi materiali, soprattutto quelli che vengono proposti per primi ai più piccoli, sono concepiti in modo da essere auto-correttivi, contengono cioè essi stessi il controllo dell’errore.

L’uso di ciascun materiale è altamente strutturato e le modalità sono quindi particolari e distinte in sequenze. E questo ci porta al ruolo fondamentale svolto nelle Case dei bambini dall’insegnante.

L'insegnante

Nel Montessori l’insegnante rappresenta il “trait d’union” tra il bambino e l’ambiente “maestro”. Per questo egli:

  • prepara, cura e tiene in perfetto ordine l’ambiente;
  • prepara le attività per il lavoro auto-educativo del bambino;
  • “inizia” il singolo bambino all’utilizzo dei materiali di sviluppo;
  • rispetta le sue libere scelte all’interno del contesto organizzato;
  • rispetta tempi e ritmi di apprendimento individuale del singolo bambino;
  • osserva attentamente i bambini e le loro interazioni con gli altri e con l’ambiente;
  • limita l’intervento diretto al necessario e all’essenziale.

La “lezione” in cui l’insegnante presenta il materiale al bambino ha carattere di semplicità e di brevità. Infatti, l’insegnante mostra  al bambino le attività sequenziali e le modalità precise da seguire per usare il materiale da lui scelto. Poi il bambino viene lasciato agire liberamente e per il tempo che vuole mentre si esercita nell’uso del materiale.

L’uso corretto del materiale a generare la conoscenza specifica e facilita la concentrazione. Fattore  primario per lo sviluppo “normale” del bambino e per la sua normalizzazione in caso di dinamiche deviate.

Fondamentale importanza viene data all’uscita, non solo dalla sezione, ma soprattutto dalla scuola, perché i bambini ricevano direttamente dall’ambiente reale stimoli, informazioni e conoscenze che poi rielaborano nelle attività che svolgono in sezione.